FINTI DISAGIATI E VERI IMPOSTORI
Il Flamingo Mod Club è andato molto bene ! L'evento annuale sul quale puntiamo solo all'esclusività dei partecipanti, che devono essere SOLO mod e solo vestiti smart è andato davvero alla grande, con presenze MOD da varie parti d'Italia ed Europa e selezioni musicali dei djs veramente di altissima qualità. Ovviamente,poter organizzare questi eventi con HMA è una base di partenza fondamentale e i risultati sono palesi. Ora ci aspettano altre serate inerenti alla nostra scena dove sarà importante partecipare, coè quella di Genova del 29 febbraio e quella di Milano del 7 marzo. Poi ci sarà il Raduno Mod Italiano a Cattolica, appuntamento topico di tutta l'annata. All'estero raccomando e parteciperò al Dreamsville di Lowestoft e prima parteciperò al Mods Mayday con tutte le migliori bands inglesi il 3 maggio. Ma stiamo organizzando la festa per i 40 anno di piazza Statuto Mod a Torino e si terrà a TORINO in data LUNEDI' 7 DICEMBRE, segnatavela.
Siamo in un momento dove prendere posizione è praticamente vietato, o meglio,si prendono solo posizioni "anti", ma mai "per", a meno che non sia per questioni di "gusti" o extra sociali.
E questo lo si evince in tutti gli ambiti, quello musicale compreso. I testi dei rappers e trappers parlano anche di disagio sociale, ma sempre concentrato sulla propria persona e mai inserito in un contesto di collettività o appartenenza, al limite qualche amico/a di zona. Testi che raccontano regolarmente di genitori "indegni" ma poi "perdonati", di immersioni nelle droghe più feroci ma delle quali si è riusciti praticamente a uscire, con qualche piccola concessione allo spinello intelligente o alla strisciatina da "giusto" e di amori machisti, con donne regolarmente disponibili e sottomesse. Poi ci sono invece i testi degli artisti che la sanno più lunga di tutti gli altri e, proprio per questo, esprimono idee con concetti che potrebbero essere importanti ma che alla fine si enunciano in modo dissacrante, in modo che non si rischi di esprimere idee, ideologie, posizioni e proposte precise e serie.Naturalmente con sorrisi continui e terminologie d'avanguardia, adatte all'estrapolazione e all'inserimento dei post di tutti i social. A rafforzare la pochezza di questi "prodotti", si aggiunge l'immagine degli artisti in questione. Rappers e Trappers in tuta da ginnastica e cappuccio coprivolto, con scarpe da zampognaro ginnico dai colori snervanti, naturalmente tutto a prezzi iperbolici. Mentre gli artisti "che la sanno lunga" vestiti da mendicanti, con camicie da notte usate di giorno, felpe rubate all'imprese di pulizia condominiali, capelli aureoli, spettinati e maltagliati e barba incolta d'ordinanza. C'è una certa confluenza tra i due rami delle nuove tendenze nelle scarpe, solo che "quelli che la sanno lunga" le mettono di colpi più sobri, o meglio, i colori non si vedono più, perché devono essere belle sporche per renderle meno importanti e quindi più compatibili con la loro immagine complessiva.
Noi Statuto usciremo tra un mese con una nuova canzone che dirà, come da sempre facciamo,le cose in modo chiaro ed esplicito. La paura e l'odio per chi non si conosce (o non si vuole conoscere) l'egoismo scaturito dal vero disagio sociale, non deve essere la causa di assurda guerra tra poveri. E' ipocrita la condanna dell'odio generica. L'odio di classe è amore per la propria condizione, per la propria gente, per la propria appartenenza. Odiare i borghesi, i padroni, i poteri e i loro servi significa amare la fratellanza tra chi a stento arriva a fine mese sopravvivendo con uno straccio di lavoro o chi il lavoro non ce l'ha e non riesce a trovarlo. Una società capitalista alla deriva, con le persone segregate in casa e con la mente inscatolata negli smartphone e che si sfoga esprimendosi sui social senza "disturbare" chi ci sta sotterrando definitivamente.
Lo stile come risposta vincente, lo stile nel pensare, nell'agire, nel muoversi, nel vestirsi, nel parlare, lo stile nel vivere. L'orgoglio di classe e non la rassegnazione alla povertà.
Modernismo d'Azione anche nel 2020 come migliore soluzione di vita per vivere un sistema pessimo.
RABBIA E STILE
oSKAr
Siamo in un momento dove prendere posizione è praticamente vietato, o meglio,si prendono solo posizioni "anti", ma mai "per", a meno che non sia per questioni di "gusti" o extra sociali.
E questo lo si evince in tutti gli ambiti, quello musicale compreso. I testi dei rappers e trappers parlano anche di disagio sociale, ma sempre concentrato sulla propria persona e mai inserito in un contesto di collettività o appartenenza, al limite qualche amico/a di zona. Testi che raccontano regolarmente di genitori "indegni" ma poi "perdonati", di immersioni nelle droghe più feroci ma delle quali si è riusciti praticamente a uscire, con qualche piccola concessione allo spinello intelligente o alla strisciatina da "giusto" e di amori machisti, con donne regolarmente disponibili e sottomesse. Poi ci sono invece i testi degli artisti che la sanno più lunga di tutti gli altri e, proprio per questo, esprimono idee con concetti che potrebbero essere importanti ma che alla fine si enunciano in modo dissacrante, in modo che non si rischi di esprimere idee, ideologie, posizioni e proposte precise e serie.Naturalmente con sorrisi continui e terminologie d'avanguardia, adatte all'estrapolazione e all'inserimento dei post di tutti i social. A rafforzare la pochezza di questi "prodotti", si aggiunge l'immagine degli artisti in questione. Rappers e Trappers in tuta da ginnastica e cappuccio coprivolto, con scarpe da zampognaro ginnico dai colori snervanti, naturalmente tutto a prezzi iperbolici. Mentre gli artisti "che la sanno lunga" vestiti da mendicanti, con camicie da notte usate di giorno, felpe rubate all'imprese di pulizia condominiali, capelli aureoli, spettinati e maltagliati e barba incolta d'ordinanza. C'è una certa confluenza tra i due rami delle nuove tendenze nelle scarpe, solo che "quelli che la sanno lunga" le mettono di colpi più sobri, o meglio, i colori non si vedono più, perché devono essere belle sporche per renderle meno importanti e quindi più compatibili con la loro immagine complessiva.
Noi Statuto usciremo tra un mese con una nuova canzone che dirà, come da sempre facciamo,le cose in modo chiaro ed esplicito. La paura e l'odio per chi non si conosce (o non si vuole conoscere) l'egoismo scaturito dal vero disagio sociale, non deve essere la causa di assurda guerra tra poveri. E' ipocrita la condanna dell'odio generica. L'odio di classe è amore per la propria condizione, per la propria gente, per la propria appartenenza. Odiare i borghesi, i padroni, i poteri e i loro servi significa amare la fratellanza tra chi a stento arriva a fine mese sopravvivendo con uno straccio di lavoro o chi il lavoro non ce l'ha e non riesce a trovarlo. Una società capitalista alla deriva, con le persone segregate in casa e con la mente inscatolata negli smartphone e che si sfoga esprimendosi sui social senza "disturbare" chi ci sta sotterrando definitivamente.
Lo stile come risposta vincente, lo stile nel pensare, nell'agire, nel muoversi, nel vestirsi, nel parlare, lo stile nel vivere. L'orgoglio di classe e non la rassegnazione alla povertà.
Modernismo d'Azione anche nel 2020 come migliore soluzione di vita per vivere un sistema pessimo.
RABBIA E STILE
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